venerdì 14 agosto 2009

Un Mezzogiorno da Ridere anche sulle Pagine dell'Economist

Una visione impietosa delle condizioni attuali del Sud sono state pubblicate sull'Economist che delinea un quadro inquietante del nostro vivere nel Mezzogiorni. Crudo e reale.
Qui, di seguito, un passaggio:

'Other failings are more glaring still. The quality of education in the south is much lower than in the north. A ranking by Shanghai’s Jiao Tong university put only three southern universities among Italy’s top 20, which are themselves hardly world-class. Infrastructure is often hopeless. It takes five hours to cross Sicily by rail from Palermo to Catania. How long it takes to drive from Salerno to Reggio di Calabria is a matter of chance. Work on modernising the A3 highway was due to finish six years ago, but will not now do so before 2011. The airport at Reggio could almost be in one of the poorer parts of South-East Asia. There is still no physical link between the mainland and Sicily, home to one in 12 Italians—and there remains much scepticism about the wisdom of the Berlusconi government’s promised bridge.'

Qui l'articolo per intero

mercoledì 5 agosto 2009

La Vita al Sud Costa Meno. Dietrologia da Quattro Soldi..

Recentemente è apparsa questa notizia:

ROMA - «Il costo della vita al Sud è del 16,5% inferiore rispetto al Nord. Chiedo che le buste paga siano parametrate». Il ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, lancia la proposta. E cita i dati pubblicati da un «occasional paper» sulle differenze nel livello dei prezzi al consumo tra Nord e Sud riferiti al 2006, e pubblicato da Bankitalia. «Il costo degli affitti (effettivi e figurativi) nel Mezzogiorno - spiegano da via Nazionale - è pari a circa il 60 per cento di quello del Centro Nord, a parità di caratteristiche qualitative degli immobili, come misurate nell'indagine sui bilanci delle famiglie condotta dalla Banca d'Italia. Attribuendo agli affitti il peso relativo alle spese per abitazione che risulta dall'indagine sui consumi delle famiglie effettuata dall'Istat, e assumendo che i prezzi dei beni e servizi diversi dagli affitti e dai prodotti alimentari, dell'abbigliamento e dell'arredamento non presentino differenze territoriali, si perviene a un indice complessivo del costo della vita che per le regioni del Mezzogiorno è inferiore del 15 per cento rispetto a quelle del Centro Nord. In altri termini, i divari osservati nei prezzi di un insieme di prodotti che rappresentano poco meno del 60 per cento della spesa delle famiglie implicano un divario di costo della vita di circa il 15 per cento tra Nord e Sud».

E' scoppiato il caso paradossale. Vivere al Sud -addirittura- converrebbe! Non credo però che avremmo una tale transumanza di consumatori e imprenditori che dal Nord si trasferiranno al Sud.. anzi.. eppure qui pure il clima è meglio. Alla fin dei conti basta analizzare meglio i dati proposti da BankItalia che evidenzia il costo ridotto delle spese per affitto o per acquisto degli immobili solo per individuare il costo medio della vita. Ci vorrebbe un altro paper allora per, facilmente, confutare le tesi leghiste o comunque della critica settentrionale. Un paper sui ricavi. Perchè ad un meridionale che paga meno di affitto ne corrisponde un altro (stavolta proprietario) che incassa meno di canone di locazione. Ad un meridionale che paga meno per comprare casa ne corrisponde un altro (ancora proprietario) che ne intascherà meno denaro derivante dalla compravendita. Con particolare attenzione anche ai ricavi, allora, forse il ridotto costo della vita al Meridione ha motivazioni ben diverse. La spiegazione è semplice. Meno costi e meno ricavi derivano da una minore circolazione del denaro che al Sud notoriamente scarseggia..
Forse dal report della Banca d'Italia sarebbero dovuti risaltare altri dati. Ad esempio, l'energia al Sud costa di più. Eppure alcune regioni del Mezzogiorno sono addirittura in surplus produttivo.. come mai? perchè scarseggiano gli investimenti in infrastrutture.. Strano che tra i costi nessuno abbia incluso i pedaggi autostradali. Al Nord se ne pagheranno sicuramente di più... ma forse solo perchè ci sono più autostrade..

venerdì 31 luglio 2009

Sbloccati i 4 Miliardi dei Fondi FAS per la Sicilia

Dal Corriere della Sera:

ROMA - Via libera definitivo dal governo Berlusconi ai fondi per la Sicilia. Come preannunciato nei giorni scorsi, il Cipe ha infatti approvato il piano di azione regionale (Par) che ammonta a circa 4 miliardi di euro. Più precisamente, i fondi stanziati, secondo quanto riferito da Palazzo Chigi, ammontano a 4 miliardi e 313 milioni di euro.

Vanno quindi nelle casse regionali quanto era dovuto dal 2007.

Effettivamente non possono essere trovati i presupposti di alcun ringraziamento ma soltanto le conferme che solo alzando la voce si può ottenere quanto spetta..

E allora alziamola la voce..